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Si tuffa nel Piave e annega, il suo amico si salva

4 weeks ago 2

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Un'altra tragedia nelle acque del fiume Piave, che nelle giornate estive nel trevigiano diventa un 'mare a buon mercato' ma anche molto pericoloso. Oggi ne ha fatto le spese un 21enne venezuelano, residente nel pordenonese, che assieme ad alcuni a mici si trovava su una spiaggetta sull'argine di Fagarè (Treviso) per trascorrere un pomeriggio di relax.

La giornata di svago si è trasformata invece in tragedia. Poco dopo le 17 il giovane si è tuffato nel fiume assieme ad un amico, e poco dopo è scomparso alla vista degli altri compagni. Una ragazza del gruppo ha dato subito l'allarme, chiamando il 112 dei carabinieri. Nella concitazione però ha temuto che anche il secondo fosse scomparso sott'acqua e così la prima indicazione data è stata quella di due giovani scomparsi nel Piave. "Sono andati a fare il bagno e non sono più tornati", ha riferito ai soccorritori.

Sono arrivati subito i militari dell'Arma e le squadre dei vigili del fuoco, mentre un elicottero ha iniziato a sorvolare il tratto di fiume tra San Biagio di Callalta e Ponte di Piave. Nel frattempo il secondo ragazzo, non visto dagli altri, era riuscito a raggiungere la riva, sano e salvo, e si era portato verso la comitiva di amici. I pompieri non hanno impiegato molto a recuperare il corpo del 21enne: adagiato sul fondo, a pochi metri dalla riva. L'hanno individuato sotto il sotto il ponte ferroviario di San Biagio di Callalta. Era originario del Venezuela e abitava in provincia di Pordenone.

Solo 3 anni fa, il 20 giugno 2022, altri due giovanissimi, di 14 e 18 anni, erano morti annegati mentre facevano il bagno nello stesso tratto di fiume, dopo esseri immersi dalla riva di San Biagio di Callalta. In quel caso i due amici erano stati trascinati via dalla corrente, e i loro corpi ritrovati un chilometro più a valle. Un copione comunque simile a quello di oggi. La giornata era molto calda e la coppia di amici aveva deciso di cercare refrigero nel Piave.

Ma chi conosce il fiume sa che in quel tratto il pericolo è dietro l'angolo: il corso d'acqua è profondo anche 5 metri e turbolento, con rapide e mulinelli che rappresentano una trappola anche per nuotatori esperti.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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