"Siamo un milione" di "fuorilegge". Per i diritti, di tutti. Per il 31esimo anno, il Pride ha sfilato anche quest'anno a Roma, con uno slogan che racchiude le condizioni in cui ancora si sente di vivere la comunità Lgbtqia+.
Un corteo colorato che ha invaso il centro storico in cui, dice il presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Pride Mario Colamarino, "tantissima gente ha sfilato perché vuole che questo paese riconosca i diritti di tutti". E ha sfilato per quei paesi dove "i Pride non possono sfilare".
Video Roma Pride, Rose Villain sventola la bandiera della Palestina e canta 'Fuorilegge'
Quaranta i carri che hanno attraversato le vie della città, da piazza della Repubblica a Caracalla, guidati dalla madrina d'eccezione, la cantante Rose Villain. Ma nonostante la festa, voluta e dichiarata, la guerra e le sue divisioni son arrivate anche nella giornata dei diritti. Con rivendicazioni sempre pacifiche. Spiccavano le migliaia di bandiere arcobaleno, assieme a centinaia della Palestina. E c'era anche il carro della comunità Lgbt ebraica con la scritta in inglese "smettere di costringere gli omosessuali e gli ebrei a essere invisibili".
Video Roma Pride, bandiere della Palestina e 5 minuti di silenzio simbolico
Uno dei momenti più simbolici c'è stato quando dal corteo si è abbassata la musica e si è alzato un minuto di silenzio per Gaza, seguito dall'urlo 'Palestina libera'. Un'iniziativa di solidarietà per le migliaia di donne, uomini e bambini innocenti uccisi nella Striscia. I più presi di mira sono stati invece Donald Trump, Benjamin Netanyahu, Elon Musk e la mamma di Harry Potter, la scrittrice J.K. Rowling: quattro sagome che li rappresentavano sono state messe a testa in giù dai carri. La linea è stata chiara fin dall'inizio, quando Rose Villain è arrivata in piazza sventolando due bandiere della Palestina. E dopo aver cantato la sua 'fuorilegge', inno del Pride, ha chiesto alla folla di "tenersi la mano. Perché tentano di diffondere odio ma noi con l'amore li fotteremo tutti". Tutto questo mentre il gruppo 'Priotpride', composto da attiviste Lgbt femministe, ha dato vita, da piazzale Ostiense, a un proprio corteo in opposizione al Roma Pride, e in solidarietà con la Palestina.
E oltre al pride alternativo, comparsi i manifesti dell'artista Laika. L'opera in opposizione, raffigura un soldato israeliano che sventola una bandiera con i colori dell'arcobaleno, sanguinante. Divisioni a parte, il pride di oggi ha voluto ribadire l'idea di Italia che si vuole avere. Anche contro le iniziative "liberticide" di altri paesi, come l'Ungheria guidata da Orban che era raffigurato su un carro come "Orban la pazzah".
Diversi i politici presenti, tra i quali Marta Bonafoni, Laura Boldrini, Alessandro Zan e Matteo Orfini del Pd, il leader di Avs Nicola Fratoianni e quello di +Europa Riccardo Magi. In prima fila anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e Vladimir Luxuria. "C'è tanta città tutta insieme - ha detto il primo cittadino - Roma è una grande città dei diritti, ma il Pride è anche un momento di battaglia". Diversi Pride si sono tenuti in altre città: Forlì, Genova, Lecco e domani Avellino.
Video Roma Pride, Magi: 'Importante essere qui quando nel mondo si colpiscono i diritti'
Riproduzione riservata © Copyright ANSA