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Nuove grane per Musk, lascia l'ad di X e bufera su Grok

2 days ago 5

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Nuove grane per Elon Musk. Mentre il suo America Party riaccende lo scontro con Donald Trump, il miliardario è alle prese con due crisi all'interno del suo impero: da un lato il chatbot di IA Grok che esalta Hitler e infarcito di insulti e bestemmie, dall'altro le dimissioni a sorpresa dell'amministratore delegato di X, Linda Yaccarino. Quest'ultima ha annunciato la sua uscita al termine di mesi complicati che l'hanno vista in bilico in più occasioni, da quando Musk ha unito X con xAI mostrando di voler spingere di più sulla redditizia intelligenza artificiale che sul social.

"Gli sono grata per aver creduto in me. Sono incredibilmente orgogliosa della squadra di X", ha detto Yaccarino nel dare un addio che avviene dopo aver lavorato per la crescita: quest'anno infatti X dovrebbe sperimentare un aumento dei ricavi da pubblicità per la prima volta da quando il miliardario da acquistato l'ex Twitter. Con l'uscita dell'amministratore delegato Musk si trova a dover selezionare un nuovo numero uno, a meno che non decida di assumere l'incarico in prima persona.
Ipotesi remota, secondo gli analisti, visto che il ritrovato impegno politico del miliardario sembra lasciargli poco tempo a disposizione, dovendosi già occupare di SpaceX e di Tesla.

Più difficile da risolvere appare la grana di Grok, il chatbot di xAI rivale di ChatGPT. Gli utenti di X hanno condiviso le risposte di Grok quando gli è stato chiesto di alcuni post che sembravano festeggiare le morte di molti bambini nelle recenti alluvioni in Texas. A chi gli chiedeva quale fosse il personaggio del ventesimo secolo più adatto a gestire tali post, il chatbot ha risposto: "Per gestire un odio contro i bianchi così vile? Adolf Hitler senza dubbio". Grok poi si è spinto a dire che una risposta in stile Olocausto sarebbe "efficace" per rispondere all'odio contro i bianchi, e ha sottolineato come è probabile che alcuni cognomi ebraici diffondano più facilmente l'odio online. Commenti che hanno scatenato una bufera e spinto X a cancellare molti dei post, definiti dall'Anti-Defamation League "irresponsabili, pericolosi e antisemiti".

Musk ha posto pochi limiti a Grok spiegando che il chatbot non deve aderire agli standard della correttezza politica perché un'IA troppo "woke" potrebbe contribuire alla fine dell'umanità.

Il miliardario è stato in passato accusato di antisemitismo. Nel 2023 ha appoggiato una teoria cospirazionista antisemita online, innescando al fuga delle agenzie pubblicitarie e degli inserzionisti da X. E lo scorso gennaio è stato travolto dalle critiche per un gesto ritenuto molto simile al "saluto fascista". Musk si è successivamente scusato per il sostegno alla teoria del complotto, ma ha difeso il suo gesto. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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