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Netanyahu al kibbutz Nir Oz tra le proteste. 94 i morti a Gaza oggi, 45 in fila per gli aiuti

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A oltre 636 giorni dall'attacco più mortale nella storia di Israele il 7 ottobre, il primo ministro Benjamin Netanyahu visita per la prima volta il kibbutz Nir Oz. Mentre i dimostranti si sono radunati all'ingresso del kibbutz, il convoglio di Netanyahu è entrato da un altro cancello: sullo sfondo si vedono cartelli che lo chiamano "signor abbandono". E si sentono le voci dei manifestanti che gridano "vergogna" e denunciano Netanyahu come "corrotto" e "assassino" mentre i veicoli passano.

   Gli attacchi aerei e le sparatorie hanno ucciso 94 palestinesi a Gaza durante la notte, tra cui 45 che stavano tentando di ottenere aiuti umanitari: lo riporta il Guardian, citando il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas.

   Secondo Al Jazeera, che cita fonti mediche, 13 persone sono morte in un attacco delle forze israeliane su una tenda ad al-Mawasi, nel sud. Altre 12 sono rimaste uccise e molte ferite in un attacco israeliano alla scuola Mostafa Hafez, che ospita sfollati a ovest di Gaza City. Secondo le autorità di Gaza, controllata da Hamas, oltre 300 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane nelle ultime 48 ore.

   Hamas ha espresso "soddisfazione" per la formulazione della nuova proposta per un cessate il fuoco a Gaza e ha osservato che i mediatori stanno compiendo grandi sforzi per raggiungere un accordo tra le parti. A sostenerlo è il media saudita Asharq News citando fonti, rilanciato da Haaretz e Times of Israel. Secondo quanto riferito, Hamas dovrebbe presentare la sua risposta ufficiale alla proposta entro domani sera.
    Tuttavia, il canale saudita anche che il gruppo palestinese continua a contestare diversi punti della proposta. Le sue principali preoccupazioni riguardano l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia e il ritiro dell'Idf dalle aree della Striscia di Gaza, menzionati nella proposta senza indicare date specifiche o allegare mappe.
    Asharq News afferma inoltre che Hamas vuole trattare la proposta con "responsabilità" ed è disposto a dimostrare flessibilità a condizione che vengano rispettati gli interessi palestinesi.

    Nell'ambito del nuovo accordo di cessate il fuoco a Gaza e di rilascio degli ostaggi in fase di negoziazione, Hamas non terrà cerimonie pubbliche durante la liberazione dei rapiti. Lo ha dichiarato al New York Times un funzionario della difesa israeliano e una fonte palestinese vicina al gruppo palestinese, secondo quanto riportato dal Times of Israel. 

Media, con caldo e poca acqua situazione disperata a Gaza

Il caldo torrido a Gaza ha innescato un "effetto domino", aggravando le difficoltà dei suoi due milioni di abitanti. L'Ap ha parlato con i gazawi e riportato l'allarme delle ong che denunciano da tempo che la ridotta disponibilità idrica, le reti fognarie inefficienti e la riduzione degli spazi abitativi rischiano di causare malattie. Quest'estate torrida coincide con la mancanza di acqua pulita per la maggior parte della popolazione di Gaza, in gran parte sfollata in tendopoli. "Non c'è elettricità. Non c'è niente - ha detto Rida Abu Hadayed - Non riescono a dormire. I bimbi piangono tutto il giorno, fino al tramonto".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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