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L'odissea dei medici per tornare in Israele

4 weeks ago 2

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Nella foto sul ponte del mercantile, immortalati per ricordare quell'inverosimile avventura, hanno tutti stampato in faccia il sorriso del trionfo dopo un'odissea in mare durata più di due giorni e difficoltà iniziali che sembravano insormontabili. In cento tra medici e personale sanitario sono sbarcati martedì sera nel porto di Haifa da un cargo proveniente da Cipro. Lavorano tutti negli ospedali Ichilov, Sheba (Tel Hashomer) e Rambam, tra i più prestigiosi del Paese. La notte tra giovedì e venerdì è scoppiata la guerra con l'Iran e un folto gruppo di personale altamente qualificato si è ritrovato lontano dalle strutture sanitarie dove lavora perché lo spazio aereo è stato chiuso e l'aeroporto internazionale di Tel Aviv evacuato.


    "Proprio mentre in ospedale avevano urgentemente bisogno, noi eravamo da un'altra parte del mondo senza possibilità di rientrare", ha raccontato a Ynet Lital Zend, vicepresidente delle risorse umane dell'Ichilov di Tel Aviv. Il loro gruppo di 22 persone era a Berlino per un corso di formazione, "abbiamo fatto l'impossibile per tornare, è stato come il viaggio di un commando: in aereo tutti da Berlino a Atene, poi a Larnaca. Da lì abbiamo organizzato un autobus fino al porto di Limassol. La nave doveva partire il giorno prima, ma ha subito un ritardo, quindi all'ultimo minuto abbiamo dovuto cercare un hotel, proprio in questo periodo in cui Cipro è affollatissima. Il giorno dopo siamo saliti sul portacontainer". L'operazione, dopo mille telefonate e contatti social per trovare l'imbarcazione, è stata coordinata con il ministero della Difesa israeliano e le autorità cipriote.


    "Trovare un volo per 22 persone da Berlino a Cipro è stato complicato. Sembrava un film: abbiamo continuato ad acquistare biglietti per assicurarci che nessuno rimanesse indietro", ha detto Zend, "poi, in Israele c'è un fenomeno assurdo, non appena scoppia una guerra, tutti vogliono tornare in patria", ha sottolineato ironicamente. Molti del gruppo sono dirigenti senior del più importante ospedale di Tel Aviv. Pur avendo sostituti, i feriti di una guerra sono 'un evento complesso', gli scenari non sono facili. "Sapevo che i nostri pazienti erano in buone mani, ho un team eccellente, ma come direttore essere assente dal campo è come andare in guerra senza il comandante della divisione", ha commentato Guy Lahat, direttore della divisione chirurgica dell'Ichilov. "Anche nei momenti difficili, quando da lontano vedevamo cosa stava succedendo e ci sentivamo impotenti, ci ha confortato sapere che stavamo facendo di tutto per tornare. Siamo felici che da subito potremo unirci allo sforzo comune", ha detto ancora. Intanto, centinaia di altri professionisti sanitari sono in attesa all'estero di poter rientrare. Secondo una lista del ministero della Sanità di Gerusalemme, ci sono 390 operatori sanitari con priorità alta per il ritorno in patria e 315 con priorità secondaria.


    Tzachi Slutsky, vicedirettore del Soroka Medical Center e presidente dell'Associazione per la medicina d'urgenza, era partito la scorsa settimana con moglie e figli per un weekend in Europa. "Il piano era di tornare tra sabato e domenica. Come tutti gli altri, ci siamo svegliati venerdì mattina con l'attacco e abbiamo capito". Al Soroka ci sono 83 feriti ricoverati per il lancio di missili dall'Iran oltre a quelli che arrivano dai combattimenti a Gaza. In tutto, in 6 giorni di guerra, i feriti sono 800, secondo i dati ufficiali. Slutsky, responsabile delle sale operatorie e della terapia intensiva dell'ospedale sta "lavorando da remoto il più possibile", in attesa di rientrare. Intanto a Cipro, dove sono arrivate decine di israeliani per imbarcarsi o salire sugli aerei organizzati dalla El Al, da sei giorni è nata una nuova attrazione per turisti e locali: la sera tutti a guardare da diversi punti i missili che l'Iran lancia contro Israele. Dall'isola, a meno di 300 chilometri da Israele, si vedono come una pioggia di luci.
    Mentre gli israeliani si riparano dalla morte nei rifugi.
   
   

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