L'Intelligenza artificiale scova le prescrizioni di esami medici non necessari. Secondo uno studio che ha utilizzato un algoritmo di Ia, nella regione Puglia almeno 4 prescrizioni su 10 per tac e risonanze magnetiche non risultano appropriate, un dato che corrisponde alle evidenze scientifiche. I risultati sono stati illustrati al Forum 'Logos & Téchne', organizzato dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) a Siracusa.
Realizzato dall'Aress Puglia, il progetto è basato su un'architettura cognitiva attraverso il quale è stata condotta un'analisi su oltre 17.000 prescrizioni ospedaliere provenienti da asl e ospedali di Bari, Foggia e Lecce. "Cuore del progetto è un sistema di intelligenza artificiale generativa in grado di interpretare e valutare in tempo reale l'appropriatezza clinica di una prescrizione diagnostica", spiega all'Ansa Filippo Menolascina, ordinario di bioingegneria all'università di Edimburgo. "I risultati hanno rilevato che solo il 39% delle richieste rispetta pienamente i criteri di appropriatezza, il 43% è risultata 'inappropriata', mentre il restante è solo parzialmente 'utile'. Studi internazionali indicano lo stesso indice di inappropriatezza in Paesi come Italia, Spagna e Svezia", aggiunge.
"Le prescrizioni inappropriate - - spiega il presidente Fiaso e direttore generale dell'Aress, Giovanni Migliore - generano inutili esposizioni a radiazioni per i pazienti, allungano le liste d'attesa e rappresentano un danno economico per il servizio sanitario nazionale. L'algoritmo ha dimostrato un elevato livello di affidabilità ed è stato inserito nel nostro osservatorio sull'Ia. Il prossimo passo è valutare la replicabilità del modello in contesti sanitari regionali differenti".
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