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Kiev convoca l'incaricato d'affari Usa dopo stop a armi

1 week ago 4

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 Gli Stati Uniti hanno interrotto alcune consegne di armi all'Ucraina, compresi i missili antiaerei. Lo ha dichiarato la Casa Bianca confermando notizie di stampa e dicendosi preoccupata per la diminuzione delle proprie scorte di munizioni. "Questa decisione è stata presa per mettere al primo posto gli interessi americani, a seguito di una revisione da parte del Dipartimento della Difesa dell'assistenza militare fornita dal nostro Paese ad altri Paesi in tutto il mondo", ha dichiarato la vice portavoce della Casa Bianca, Anna Kelly. 

L'Ucraina ha convocato l'incaricato d'affari americano dopo la decisione americana sull'interruzione della consegna di armi a Kiev, tra i quali i sistema di difesa antiaerea.  L'Ucraina, informa il ministero degli esteri ucraino, ha detto al diplomatico statunitense che i ritardi negli aiuti militari "incoraggeranno" la Russia.  Kiev ha dichiarato di voler ottenere informazioni concrete da Washington sull'annuncio della Casa Bianca secondo cui gli Stati Uniti avrebbero interrotto alcune forniture di armi all'Ucraina. "Stiamo chiarendo la situazione. Credo che tutto sarà chiarito nei prossimi giorni", ha dichiarato ai giornalisti il consigliere presidenziale Dmytro Lytvyn, poco dopo che Kiev aveva convocato un diplomatico statunitense per sottolineare "l'importanza cruciale" delle forniture militari americane nella difesa contro l'invasione russa. 

 "Le consegne continuano ancora oggi. Sembrerebbe molto strano, disumano, interrompere la fornitura di sistemi antimissile, diciamo, in particolare di sistemi Patriot": lo afferma Mikhailo Podolyak, principale consigliere del presidente ucraina, come riporta Rbc-Ukraine.
Il ministero della Difesa ucraino ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna notifica ufficiale in merito alla sospensione o alla revisione dei programmi di fornitura di assistenza alla difesa da parte degli Stati Uniti e ha richiesto un colloquio telefonico con i colleghi americani. 

 "La Cina è uno dei principali partner commerciali dell'Unione Europea e vi sono settori in cui cooperiamo e possiamo persino ampliare la nostra collaborazione: la Cina non è nostra avversaria, ma sul piano della sicurezza le nostre relazioni sono sempre più tese". Lo afferma l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas prima dell'incontro con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, con il quale copresiederà il 13esimo dialogo strategico Ue-Cina. "Sarò chiara sul fatto che consentire la guerra in Europa mentre si cercano legami più stretti con l'Europa è una contraddizione che Pechino deve affrontare".  "Le aziende cinesi - aggiunge - sono l'ancora di salvezza di Mosca nella guerra contro l'Ucraina. Pechino compie attacchi informatici, interferisce nelle nostre democrazie e pratica un commercio sleale. Queste azioni danneggiano la sicurezza e l'occupazione in Europa. La politica dell'Ue nei confronti della Cina è chiara e ben nota ma le azioni di Pechino contro Taiwan mettono a rischio la stabilità di una regione da cui dipende il mondo. La diplomazia significa anche affrontare le questioni difficili. Per questo motivo attendo con interesse l'incontro di oggi con il ministro Wang Yi. In un mondo instabile, Pechino dovrebbe usare la sua crescente forza per sostenere il diritto internazionale". 

Meno armi vengono fornite a Kiev più è vicina la fine del conflitto. Questo il commento del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov alla notizia della sospensione di parte degli aiuti militari americani all'Ucraina. Lo riferiscono le agenzie russe. "Da quello che capiamo, la ragione di questa decisione sono i magazzini vuoti, una carenza di armamenti nei magazzini", ha detto Peskov. "Ad ogni modo, meno armi vengono fornite all'Ucraina, più vicina è la fine della guerra", ha aggiunto il portavoce, citato da Interfax. 

 Durante la conversazione telefonica di ieri con Vladimir Putin, il presidente francese Emmanuel Macron non ha manifestato l'intenzione di prendere in considerazione la cessione di territori ucraini alla Russia, ma la situazione del conflitto è stata esaminata "in dettaglio". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax. Macron, ha sottolineato il portavoce rispondendo a una domanda, non ha mostrato l'intenzione di riconoscere la realtà venutasi a creare "sul terreno".
Peskov ha aggiunto che il colloquio è avvenuto su richiesta della parte francese e che si è trattato di "una buona opportunità per comunicare reciprocamente i dettagli" sulle rispettive posizioni.
Il portavoce ha aggiunto che da parte loro i leader di Germania e Gran Bretagna non hanno chiesto di avere contatti con il presidente russo. 

'La Corea del Nord invierà 30mila soldati in aiuto a Mosca'

La Corea del Nord è pronta a triplicare il numero delle sue truppe impegnate a combattere per la Russia lungo la linea del fronte con l'Ucraina, inviando altri 25.000-30.000 soldati per assistere Mosca. Lo scrive la Cnn con una valutazione dell'intelligence condotta da funzionari ucraini.
Le truppe potrebbero arrivare in Russia nei prossimi mesi, aggiungendosi agli 11.000 inviati a novembre per respingere l'incursione ucraina nella regione russa di Kursk. Circa 4.000 di questi soldati nordcoreani sono rimasti uccisi o feriti durante lo schieramento, secondo fonti occidentali. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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