Roman Starovoit, il ministro dei Trasporti russo rimosso oggi dal presidente Vladimir Putin, si è suicidato, secondo quanto scrive il sito del quotidiano Izvestia.
Il presidente russo Vladimir Putin ha rimosso dalle sue funzioni dopo 14 mesi il ministro dei Trasporti, Roman Starovoit. Lo ha annunciato il Cremlino sul suo canale Telegram senza fornire le motivazioni della decisione. Il vice ministro Andrei Nikitin è stato nominato ministro ad interim in attesa dell'approvazione della Duma ed è stato ricevuto dallo stesso Putin.
"Spero che lei userà la energia, conoscenza e le capacità organizzative per risolvere le più importanti questioni in questo settore", ha detto Putin al nuovo ministro, sottolineando che quello dei trasporti è "uno dei campi fondamentali di attività nel Paese".
Roman Starovoit, che aveva 52 anni, era diventato ministro dei Trasporti nel maggio del 2024. Precedentemente era stato per cinque anni governatore della regione di Kursk, che poi a partire dall'agosto dell'anno scorso è stata parzialmente invasa dalle truppe ucraine.
Il Comitato investigativo russo ha confermato che il ministro dei Trasporti Roman Starovoit, rimosso dal suo incarico dal presidente Vladimir Putin, si è suicidato. Una portavoce del Comitato, Svetlana Petrenko, ha precisato che il corpo senza vita di Starovoit, con una ferita da arma da fuoco, è stato trovato a bordo della sua auto a Odintsovo, una cittadina ad ovest di Mosca. "La versione più accreditata è il suicidio", ha aggiunto la portavoce, citata dall'agenzia Tass.
Starovoit, diventato ministro dei Trasporti nel maggio del 2024, era stato in precedenza per cinque anni governatore della regione di Kursk, parzialmente invasa dalle truppe ucraine a partire dall'agosto dell'anno scorso. Tre mesi fa si era appreso di un'inchiesta per frode relativa agli appalti per la realizzazione di strutture difensive nella regione che aveva portato all'arresto del successore di Starovoit, Alexei Smirnov.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA