Language

         

 Advertising by Adpathway

Il caso Almasri: 'Il governo sapeva da subito, la mail della Giustizia'

2 days ago 5

PROTECT YOUR DNA WITH QUANTUM TECHNOLOGY

Orgo-Life the new way to the future

  Advertising by Adpathway

Dalle carte dell'indagine sul caso Almasri emerge che il ministero della Giustizia si mosse da subito per gestire la vicenda con cautela e senza lasciare tracce. Ma la diffusione sui media dei documenti acquisiti dal Tribunale dei ministri non è piaciuta a Giulia Bongiorno, la legale dei quattro indagati: la premier Giorgia Meloni, il sottosegretario Alfredo Mantovano ed i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi.

Bongiorno starebbe valutando, a quanto trapela, una denuncia per divulgazione di atti coperti dal segreto e che non sono stati ancora resi alle parti interessate. Intanto, la Procura generale della Libia ha emesso un ordine formale di comparizione nei confronti dell'ex alto ufficiale del dispositivo di sicurezza penitenziaria, in relazione alle imputazioni del mandato di arresto della Corte penale internazionale, che includono reati quali stupro, tortura, omicidio trattamento inumano, detenzione arbitraria e altri reati riconducibili a crimini contro l'umanità. La decisione del Tribunale dei ministri sulla mancata consegna del generale libico alla Corte penale internazionale da parte del governo italiano è imminente.

Le tre giudici dell'organismo, dopo un'attività istruttoria durata alcuni mesi, tireranno a breve le somme e dovranno comunicare alla Procura se chiedere al Parlamento l'autorizzazione a procedere per uno o più indagati oppure archiviare il fascicolo. I termini - non perentori - sono scaduti a fine giugno, i giudici trasmetteranno le conclusioni nei prossimi giorni. Dagli atti dell'indagine emerge che il governo, e in particolare il ministero della Giustizia, era a conoscenza fin da subito di ciò che stava avvenendo.

Tra i documenti acquisiti dal tribunale dei ministri figurano anche le comunicazioni intercorse tra i funzionari del ministero di via Arenula, dal momento dell'arresto, tra il 19 e il 21 gennaio. Fin dal primo pomeriggio di domenica 19, la capa di gabinetto di Nordio, Giusi Bartolozzi, era a conoscenza dei fatti e diede indicazioni ai magistrati del Dipartimento degli affari di giustizia (Dag) di parlarsi con cautela. Nel primo pomeriggio di quel giorno, quando Almasri era stato fermato da poche ore dalla Digos di Torino, l'allora capo del Dag, Luigi Birritteri (poi dimessosi e rientrato in ruolo), scrisse a Bartolozzi una mail per segnalare la mancanza dell'autorizzazione all'arresto del ricercato, attivandosi per trovare il modo di convalidare il fermo e procedere alla consegna di Almasri.

Bartolozzi rispose di essere già informata, raccomandando prudenza: "Massimo riserbo e cautela" nel passaggio delle informazioni, e l'utilizzo del programma di messaggistica Signal. La capa di gabinetto, così come altri dirigenti del ministero, è stata sentita nelle scorse settimane dai giudici come persona informata sui fatti. Il tribunale aveva chiesto di ascoltare anche il ministro, che però ha rinunciato all'interrogatorio. La difesa degli indagati, guidata dall'avvocata Giulia Bongiorno, ha proposto al collegio che venisse ascoltato solo Mantovano. Quanto emerge dall'indagine fa tornare all'attacco le opposizioni. "Ci aspettiamo che Giorgia Meloni torni alle Camere a chiarire una vicenda che sta fortemente danneggiando la credibilità e la dignità dell'Italia", afferma la segretaria del Pd, Elly Schlein. Le fa eco il leader del M5s, Giuseppe Conte: "un governo di bugiardi anche sul caso Almasri, stupratore di bambini rimpatriato con un volo di Stato. Nordio deve dimettersi".

Per Marco Grimaldi (Avs) "è inaccettabile che un ministro travisi i fatti e inganni il Parlamento: chi mente deve assumersene la responsabilità e lasciare l'incarico". Rincara la dose l'ex premier Matteo Renzi, secondo il quale "Giorgia Meloni ha mentito nel video da Palazzo Chigi, Carlo Nordio ha mentito al Parlamento. Non mi interessa la vicenda giudiziaria o l'avviso di garanzia: mi preoccupa un Governo che mente all'opinione pubblica e alle Camere. Un Governo che si fa ricattare dai torturatori libici".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Read Entire Article

         

        

HOW TO FIGHT BACK WITH THE 5G  

Protect your whole family with Quantum Orgo-Life® devices

  Advertising by Adpathway