Il sole è appena tramontato sulle Terme di Caracalla, a Roma, quando gli antichi ruderi romani si illuminano di viola, di rosso, di blu. E nell'aria risuona la voce cristallina di Giorgia, che ha dato il via al tour estivo nella sua città. L'occasione per celebrare i 30 anni di Come Saprei, con cui vinse il festival di Sanremo 1995.

    Ad accogliere l'artista - prima in total black, poi in total white, e per finire in bordeaux, ma sempre elegantissima - centinaia di palloncini bianchi, agitati dai fan che hanno riempito gli spalti fino all'ultimo posti disponibile. "Cerco parole, concetti, ma è grazie l'unica cosa che si può dire - saluta Giorgia, anche un po' emozionata -. Senza di voi, starei da un'altra parte. È un grazie che pesa 30 anni, il pretesto per cantare le canzoni che ci hanno accompagnato. Sono felice di condividerle con chi c'era e con chi c'è da poco. Non so se ne sono degna, ma è andata così e me la godo".

    Ad aprire il concerto è proprio l'ospite d'onore della serata, Come Saprei. Poi è una carrellata lunga due ore tra i suoi successi e un omaggio a quella metà degli anni Novanta che l'ha vista costruire la sua carriera. La sua voce e i suoi gorgheggi a impreziosire le sue pietre miliari e quelle dei colleghi, accompagnata sul palco da otto musicisti, quattro dei quali con strumenti ad arco.

    L'emozione della partenza lascia presto lo spazio all'esuberanza, con Giorgia, che dopo l'esperienza televisiva ad X Factor, sembra - se possibile - aver acquisito ancora più sicurezza. Intrattiene il suo pubblico, scherza, legge i cartelli che la eleggono regina per una sera. "E se mi prendi in fronte come Billie Eilish?", dice ad un fan della prima fila che le lancia un mazzo di fiori. Lei lo liscia: "è evidente che non mi sposo neanche quest'anno", scherza. E chissà se il compagno Emanuel Lo è d'accordo.

    Le battute e le chiacchiere, però, non devono distrarre da un concerto che è un capolavoro di maestria e capacità vocali (e non poteva che essere così). Dalle sue hit, tra le tante, pesca Girasole, Gocce di memoria, Girasole, Otronero, Di sole e d'azzurro, Tu mi porti su. Il live è anche l'occasione per presentare il nuovo singolo estivo L'unica, in uscita il 20 giugno, scritto da Federica Abbate e Alessandro La Cava.
    C'è spazio poi per "quello che cantavamo 30 anni fa. Ho scelto qualcuna delle canzoni di quel periodo", spiega Giorgia che celebra Come Saprei, ma anche le "sorelle" di quel momento.

    La sua voce si presta a intonare Destinazione Paradiso di Gianluca Grignani, Water Runs Dry di Boyz II Men ("che ascoltavo e che piace tanto a Emanuel e poi dirà che non l'ho cantata bene"), Bombastic di Shaggy, Exhale di Whitney Houston.

    Sul finale non poteva mancare La cura per me, presentata all'ultimo festival e che se pure non le ha regalato una nuova vittoria, l'ha premiata in termini di ascolto e di successo tra il pubblico. "La musica è uno strumento di unione. Tocca corde che non pensavamo e ci si ritrova così uniti, in questo tempo pazzo". Per i bis Diamanti e Io fra tanti.

    Oggi si raddoppia a Caracalla, poi si parte per alcune delle location più magiche d'Italia: Villa Manin di Codroipo (21 luglio), Teatro greco di Siracusa (25, 26 e 28 luglio), Reggia di Caserta (16 e 26 settembre). Da novembre poi l'artista tornerà ad esibirsi nei palasport.