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Garlasco: Garofano, i reperti in casa Poggi sono in buone condizioni

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Dopo aver tamponato i reperti, tra cui quelli contenuti nella spazzatura trovata in casa della famiglia Poggi, consulenti e periti del caso Garlasco proseguiranno in questura a Milano le operazioni sui 17 dei 34 fogli di acetato su cui sono state raccolte impronte che non sono ancora stati utilizzati. 

Sono in 'buone condizioni' i reperti sequestrati nella villetta di Garlasco in cui il 13 agosto 2007 è stata uccisa Chiara Poggi. Lo ha detto Luciano Garofano, l'ex comandante dei Ris oggi consulente di Andrea Sempio, l'unico indagato nella nuova inchiesta della procura di Pavia sul delitto della 26enne. "Erano in buone condizioni, tanto che si è provveduto alla tamponatura", ha aggiunto uscendo dagli uffici della Questura di Milano dove si sta svolgendo l'incidente probatorio disposto dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli. 

Garofano, a proposito dell'analisi della spazzatura sequestrata nella casa di Garlasco in cui fu uccisa Chiara Poggi ha spiegato, al suo arrivo in questura per la seconda giornata dell'incidente probatorio, che "per quanto riguarda l'analisi della spazzatura vogliamo verificare che ci sia stato un sequestro formale".

"Se è tutto regolare procederemo probabilmente dai residui dell'immondizia e completeremo la parte delle fasce para-adesive", ha aggiunto. "Ci tengo a dire per quanto riguarda le fascette paradesive analizzate che non c'è alcuna differenza con gli acetati. Assolutamente nessuna. Sì andava con l'una o con l'altra a seconda della disponibilità", ha concluso. Anche oggi davanti alla questura sono presenti decine di cameraman e giornalisti.

Per l'avvocata di Alberto Stasi, Giada Bocellari, è già stato prodotto il decreto di sequestro della spazzatura e altri oggetti trovati in casa Poggi che la difesa di Andrea Sempio mette in discussione. "Abbiamo già prodotto il verbale di sequestro - ha spiegato il legale al suo arrivo in questura per la seconda giornata dell'incidente probatorio per il delitto di Garlasco - È stato oggetto di discussione l'altro ieri". "Dovevamo partire con l'analisi della spazzatura - ha spiegato Boccellari - ma si sono opposti perché non risultava agli atti il verbale di sequestro. Alla fine sono riuscita a recuperarlo, ne ho dato lettura e poi li ho prodotti. Quindi non vedo dove stia il problema, quella roba era sequestrata".

E l'opposizione della difesa Sempio? "Hanno tutto il diritto di fare tutte le opposizioni che ritengono opportune nell'interesse del loro assistito. Verranno poi valutate, le altre parti potranno fare le loro osservazioni e poi il giudice e i periti decideranno". Bocellari ha aggiunto che "a quanto ne so io l'altro giorno il giudice aveva comunque detto di procedere all'analisi in ogni caso, ancora prima che trovassimo i verbali. Vediamo se oggi si sollevano altre questioni. Sinceramente non vedo dove sia il problema di analizzare questa spazzatura. Bisogna capire se la loro è un'eccezione prettamente giuridica che io rispetto, però nel merito questa spazzatura c'è e non vedo perché non si debba analizzare, se ci può dare dei dati in più. Più dati riusciremo ad avere in questo incidente probatorio, più la procura avrà elementi per valutare in un quadro complessivo, anche con le indagini tradizionali che stanno facendo, la posizione di Andrea Sempio. Noi siamo serenissimi".

L'avvocato Giada Bocellari, che difende Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l'omicidio di Chiara Poggi del 13 agosto del 2007 a Garlasco, ha spiegato che è stata la stessa difesa di Stasi a chiedere esami più approfonditi riguardo la "traccia 10" sulla porta di casa Poggi che potrebbe essere stata lasciata dall'assassino, ma che è risultata priva di sangue a una prima analisi il primo giorno dell'incidente probatorio di martedì. "L'altro giorno - ha detto la legale prima dell'inizio dell'incidente probatorio in questura a Milano - abbiamo fatto due tamponi: un tampone con il quale si è grattato praticamente tutto il materiale biologico per la caratterizzazione genetica e poi un tampone residuo per fare lo Obt test", cioè la ricerca di sangue.

"Mentre su tutte le impronte direi che si vede che non c'è sangue, sulla 10 ci sono dei dubbi - ha proseguito -. Abbiamo chiesto che, siccome il secondo tampone che abbiamo fatto era sul residuo, si faccia un'analisi più approfondita sul tampone per la caratterizzazione genetica". La traccia è già risultata non essere né dell'attuale indagato, Andrea Sempio, né di Stasi: "Proprio in un'ottica di accertamento della verità e di dare tutti i dati possibili che ci sono, questo credo che sia un atteggiamento, come dico spesso io, laico", ha concluso.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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