L'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale e il Noe, il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri, hanno installato dei rilevatori per verificare la presenza residua di gas nell'aria per garantire l'incolumità dei cittadini nella zona di Roma coinvolta dall'esplosione avvenuta ieri mattina poco dopo le 8 in via dei Gordiani.
'Non è fatalità. Condizioni invivibili'
"Ciò che è accaduto il 4 luglio non è stata una disgrazia o una fatalità. Sono anni, più di un decennio, che seguendo la tenacia del comitato Albero Magico protestiamo per le condizioni invivibili dell'area. La Mcr metalli che smaltisce metalli in via Balzani condivide il muro di cinta con il giardino della scuola dell'infanzia, intossicando bambini tra i 3 e i 5 anni, personale Ata, insegnanti e docenti che per anni e anni hanno respirato chissà quante sostanze nocive. Attività inadatte al contesto, con un distributore di carburanti a pochi metri". È la denuncia contenuta in una nota firmata dal Comitato dei Genitori dell'Istituto Comprensivo Simonetta Salacone danneggiate dall'esplosione.
Due pazienti in condizioni gravi al Sant'Eugenio
Sono due i pazienti gravi tuttora ricoverati nel reparto grandi ustionati dell'ospedale Sant'Eugenio, dopo l'esplosione a Roma. Un terzo paziente è nello stesso ospedale ma è in uno stato migliore. E' l'aggiornamento della situazione dei feriti diffusa dalla Asl Roma 2.
Allo stato attuale, restano ricoverati due pazienti in condizioni gravi, entrambi sedati e sottoposti a ventilazione meccanica assistita. Le loro condizioni permangono stazionarie nella gravità del quadro clinico, ed il monitoraggio da parte dell'equipe multidisciplinare prosegue senza interruzioni. In particolare, su uno dei due pazienti - che presenta ustioni di terzo grado estese al 55% della superficie corporea - è stato eseguito un primo trattamento di escarolisi enzimatica, "procedura mirata alla rimozione iniziale del tessuto necrotico mediante l'impiego di enzimi selettivi", spiega la Asl aggiungendo che "l'intervento rappresenta un primo passo nel complesso percorso terapeutico previsto per i grandi ustionati".
La prognosi rimane riservata.
Nel corso delle ultime ore, si è aggiunto in reparto un terzo paziente di sesso maschile, trasferito dall'Ospedale San Giovanni. Le sue condizioni sono complessivamente buone: il paziente è cosciente, vigile e non necessita di supporto ventilatorio. Presenta ustioni di terzo grado localizzate ad un arto superiore, con un interessamento pari a circa il 10% del corpo. È in corso una valutazione specialistica per definire il trattamento più appropriato, con l'obiettivo di garantire il miglior decorso possibile.
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