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Cinque Vele di Legambiente: il mare più bello a Domus De Maria, Pollica e Nardò

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Il mare più bello d'Italia è in Sardegna. Un'area marina protetta appena nata, quella di Capo Spartivento, porta Domus De Maria in testa alla classifica Cinque vele della guida di Legambiente e Touring Club Italiano, presentata al Forum Blue Economy. Sono venti le località balneari marittime premiate e, di queste, sei si trovano nell'isola. Cinque sono in Puglia, quattro in Toscana e le altre in Campania e Liguria. Ricevono le cinque vele anche 10 comuni sui laghi, a partire da Molveno.

La vincitrice dello scorso anno per il mare più bello, Pollica, nel Cilento, slitta alla seconda posizione così come scende di un posto Nardò, in provincia di Lecce, che arriva terza. Per il secondo anno consecutivo, nessuna località della Sicilia ottiene il riconoscimento più alto.

"Le cinque vele sono un punto di partenza, non di arrivo. Per noi chi le riceve diventa un alleato, un testimonial che deve dare l'esempio", ha detto il direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti. l'obiettivo è sconfiggere l'overtourism con sostenibilità ambientale, turismo dolce, valorizzazione del territorio e tutela della biodiversità. Una strada a cui guardano con interesse sempre più territori. I comuni italiani Amici delle tartarughe, impegnati nel progetto europeo Life Turtlenes, sono 103, oltre il triplo rispetto allo scorso anno. Tra loro c'è ora anche Roma, dopo che le Caretta caretta hanno iniziato a nidificare sul litorale di Ostia. Diverse sono le strategie adottate per una crescita blu che eviti ai territori di finire soffocati dal loro stesso successo.

"Nelle vacanze di Pasqua del 2023 ci siamo accorti che tutti i tour operator avevano portato i loro gruppi alla stessa ora a Vernazza, una situazione ingestibile", ha raccontato il direttore dell'Ente Parco delle Cinque terre, Patrizio Scarpellini. Il parco interviene per evitare i picchi, prevede modalità di gestione del traffico sui sentieri e limitazioni all'interno dell'area protetta per le imbarcazioni a motore. Anche il parco nazionale Arcipelago Toscano usa la fruizione controllata per difendere le isole più fragili.

"A Montecristo gestiamo 23 visite annuali, non più di 75 persone al giorno con 7 guide, gruppi molto limitati e seguiti", ha spiegato il direttore del parco, Maurizio Burlando, impegnato a tutelare una riserva naturale biogenetica diplomata dal Consiglio d'Europa consentendo comunque l'accesso a pochi fortunati visitatori. Per la prenotazione dell'ingresso alle spiagge a numero chiuso della Sardegna "è come se fosse la finale di Champion league", ha scherzato Antonio Congiu, la cui azienda di famiglia gestisce la piattaforma Oikos utilizzata da diverse località costiere.

I posti sono esauriti, una volta, in soli 59 secondi. Il direttore generale del Touring Club Italiano, Giulio Lattanzi, ha invitato a trovare sistemi per garantire il diritto visitare i luoghi: "se in 50 secondi si esauriscono i posti spiaggia, bisogna trovare una soluzione. Forse chi l'ha fatto oggi non può farlo domani", ha proposto.

"Festeggiamo il 25esimo anno della guida 'Il mare più bello. Non sono moltissime le cose che durano, in campo editoriale, 25 anni", ha ricordato. "La blue economy è importante che abbia un approccio sostenibile conciliando promozione del settore marittimo, nuova occupazione, conservazione e tutela di habitat e biodiversità", ha detto il direttore di Legambiente. È un settore che vale in Italia il 10,2% del Pil e un milione di posti di lavoro e il suo "core business" è il Mar Mediterraneo, uno dei più importanti hotspot di biodiversità dove vivono oltre 17.000 specie.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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